L’artrosi deformante è una malattia che colpisce le ossa e ne determina, come si evince dal nome stesso, una totale deformazione. Ciò di conseguenza, oltre ad alterarne il profilo scheletrico, porta a sintomi come dolori acuti e impossibilità di corretto movimento.
Che cos’è e come si caratterizza
Indice
L’artrosi deformante è una delle varianti di quella che viene comunemente definita come “artrosi“. Con questa terminologia si fa riferimento ad un quadro clinico che può variare, anche di molto, da paziente a paziente.
Di base è possibile affermare che si tratta del medesimo principio ovvero un’infiammazione cronica che determina lesioni degenerative della cartilagine articolare, fino a compromettere l’utilizzo dell’articolazione e delle ossa stessi e quindi di tutte le strutture adiacenti.
L’artrosi in generale colpisce tutte le articolazioni come ginocchia, anche, mani, colonna cervicale. Tuttavia, solo a determinati stadi e in determinate aree del corpo si sviluppa l’artrosi deformante che è uno stadio avanzato tale il quale, oltre a dolore e impossibilità di movimento, porta il paziente ad un’effettiva distorsione di tutto l’osso.
Perché si genera la distorsione delle ossa?
L’artrosi in alcuni casi, trattandosi di una malattia cronica, degenera e compromette i rapporti articolari. Questo deterioramento riduce la fessura che c’è nell’articolazione quindi i capi ossei vengono erosi e si creano delle cavità.
Questa pressione alterata porta la creazione di escrescenze ossee dovute ad un’erronea calcificazione. Si tratta di una sintomatologia non solo chiaramente visibile dall’esterno, ma che va inoltre ad alterare la membrana sinoviale che, diventando ipertrofica, aumenta di volume.
Questo comporta un edema della capsula articolare e conseguentemente uno scivolamento e un’alterazione ossea tale che gli arti appaiono dall’esterno completamente compromessi e ricurvi. Le escresce non fanno altro nel tempo che portare ad una deviazione della naturale posizione dell’osso, in questo caso l’artrosi diventa deformante.
L’artrosi deformante può essere differenziata in diverse tipologie:
Primaria – in questo caso viene aggredita una sola articolazione del corpo, spesso si tratta di problemi genetici, è facile che qualche parente stretto ne sia affetto.
Secondaria – si sviluppa a seguito di traumi, infiammazioni, malformazioni, sport agonistico, lavori pesanti, malattie endocrine.
Localizzata – quando si sviluppa solo su un articolazione come le mani, i piedi, le ginocchia.
Generalizzata – colpisce tutto il corpo, quindi si verifica un’infiammazione a più articolazioni.
Sintomatologia dell’artrosi deformante
Questa patologia si manifesta con dolore acuto, particolarmente pungente simile ad un forte bruciore. Accompagnata dall’impossibilità di compiere i normali movimenti, problemi ai muscoli, acutizzazione dei sintomi in caso di freddo, umidità, pressione bassa. Possono poi comparire progressivamente la sensibilità agli arti e alla zona interessata, ovvero al tatto diventa tutto particolarmente dolente. Quindi una rigidità ovvero difficoltà ad articolare il movimento soprattutto al mattino dopo il riposo. Sensazione di avvertire come scricchiolii nelle ossa.
A seguito di questi primi sintomi che si sviluppano nel corso del tempo in forme più o meno gravi vi sono altri sintomi che compaiono nel tempo e che determinato il passaggio e la manifestazione dell’artrosi deformante. Le giunture ossee iniziano a cambiare, vengono deviate e quindi la rima circolare si assottiglia, il profilo dei capi ossei si modifica. Questo è facilmente rilevabile mediante un esame radiografico. Si formano poi le prime escrescenze ossee e si avvertono queste “palline” dure al tatto. Il dolore a questo punto diventa cronico.
Cause dell’artrosi deformante
La patologia ha delle cause che vengono rintracciare in una molteplicità di fattori. Sono più esposti i soggetti in età avanzata in quanto le cellule che costituiscono la cartilagine smettono di essere rimpiazzate, quindi le cellule che muoiono di fatto vengono eliminate. C’è comunque una buona componente ereditaria nello sviluppo della malattia ed un incidenza che colpisce prevalentemente le donne, probabilmente per una correlazione ormonale. Chiaramente poi ci sono dei fattori correlati che possono incidere come traumi, obesità, lavori usuranti, malattie congenite.
Effettuare la diagnosi
L’artrite deformante è certamente più semplice da evidenziare per lo specialista rispetto ad altre tipologie in quanto ha delle evidenze scientifiche e visive che è impossibile ignorare e che tuttavia portano ad un riscontro immediato mediante le analisi strutturali.
Dopo una prima analisi generale del paziente, verrà effettuato un esame obiettivo ed eventualmente prescritte delle analisi cliniche come radiografia delle articolazioni, risonanza magnetica, analisi del sangue. Le alterazioni in stadio avanzato sono già visibili ad occhio nudo, quindi per il medico è facile arrivare ad un indagine definitiva. Risulta invece più difficile nei casi in cui la malattia è agli esordi.
Cura, trattamento e rimedi per l’artrosi deformante
Non esiste una cura definitiva per questa patologia ma esistono una serie di rimedi e trattamenti che permettono di tenere a bada in primis il dolore e poi l’evoluzione e degenerazione della stessa. Le terapie farmacologiche come i FANS che riducono l’infiammazione e il dolore sono i prodotti elettivi per ridurre, insieme al cortisone, i disturbi. Spesso vengono effettuate delle infiltrazioni locali nelle articolazioni colpite per aiutare la mobilità. Queste possono essere di cortisonici o acido ialuronico.
Ciò che i soggetti affetti dalla malattia possono fare è migliorare le loro condizioni di vita per notare dei benefici. Un corpo sano, con un peso giusto, senza grasso in eccesso e una dieta bilanciata aiutano a migliorare le capacità di movimento. Deve essere chiaro infatti che, anche se persiste il dolore non è utile evitare di muoversi, camminare, fare esercizio.
Prodotti per alleviare il dolore
Esercizi consigliati
Per tutti coloro che sono affetti da artrosi deformante è buona norma praticare esercizio fisico. Ovviamente non uno sport pesante a livello agonistico ma delle forme continuative di attività leggera che permettano di consentire all’articolazione di mantenersi attiva e quindi in modo lieve di diminuire la rigidità e il dolore.
Basti pensare che il momento in cui questo diventa più acuto è al mattino proprio dopo il riposo della notte. Non è consigliabile quindi fare una vita sedentaria.
ATTENZIONE: Le informazioni contenute in questo sito sono pubblicate a scopo esclusivamente informativo: non possono sostituirsi o integrare la diagnosi svolta dal medico. Tutte le informazioni non devono essere in alcun modo considerate come alternative alla diagnosi del medico curante, né tantomeno essere confuse e/o scambiate con la prescrizione di trattamenti e terapie. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico. I prodotti sono recensiti a scopo informativo: non è possibile in nessun modo garantire risultati certi, le possibilità di riuscita di qualsiasi trattamento variano da paziente a paziente. Leggi il Disclaimer.