La brachialgia si manifesta con un dolore al braccio causato dallo schiacciamento del nervo spinale situato nel collo. Conosciuto anche con il nome di radicolopatia cervicale, si tratta di una condizione dolorosa neuropatica estremamente fastidiosa e spesso debilitante.
Il dolore impedisce di svolgere le normali attività quotidiane e, per tale ragione, è necessario risolvere il problema rapidamente. Ma cos’è la brachialgia esattamente, quali sono le cause, i sintomi, la diagnosi e le cure?
Troviamo una risposta ad ogni quesito.
Cos’è la brachialgia?
Indice
Una delle cause possibili di un improvviso e crescente dolore al braccio senza un motivo evidente, può essere lo schiacciamento o l’irritazione del nervo spinale del collo. A questo punto necessario fare alcune precisazioni in quanto l’età in cui si presenta il dolore è indicativo delle cause che lo hanno provocato. I più giovani possono avvertire dolore a causa di un’ernia discale cervicale, mentre per gli adulti la causa viene spesso ricercata nel restringimento del canale foraminale e spinale, ovvero i cunicoli che contengono le radici del nervo spinale oltre al midollo spinale.
Quali sono le cause della brachialgia?
La sofferenza dovuta alla brachialgia si associa spesso a diverse patologie come:
– l’artrosi cervicale;
– le malattie degenerative che colpiscono i dischi cervicali;
– l’ernia al disco;
– le degenerazioni articolari;
– escrescenze ossee del disco, note come osteofiti, dovute al naturale invecchiamento;
– tumori alla colonna vertebrale.
In molti casi vi possono essere anche più di una patologia in contemporanea che portano all’insorgere della brachialgia. Ad esempio, capita spesso in coloro che soffrono frequentemente di infezioni della colonna vertebrale, ai fumatori, alle persone che svolgono lavori pesanti o praticano attività sportive alquanto impegnative tra cui il sollevamento pesi.
Quali sono i sintomi della brachialgia?
Il sintomo più evidente è il dolore al braccio, talvolta questa spiacevole sensazione può iniziare a livello scapolare o cervicale. In questi casi si avverte anche una diminuzione della forza muscolare. Si può avvertire, inoltre, un formicolio nella stessa area e una minore sensibilità a livello cutaneo sul braccio soprattutto nelle vicinanze del nervo. In caso si avvertano tali sintomatologie è bene fare un controllo medico curante che indicherà lo specialista adeguato per evidenziare eventuali problematiche sul nascere.
Come avviene la diagnosi
Se il dolore al braccio è frequente, il paziente deve sottoporsi a una serie di visite che portano a comprendere se il problema sia dovuto alla presenza di brachialgia. In caso di risposta affermativa bisogna approfondire con esami diagnostici specifici che consentono di scoprire la causa primaria, fare una diagnosi certa e stabilire la cura adeguata. Il medico, in particolare, eseguirà osservazione del paziente, analisi dell’anamnesi e palpazione medica specifica.
Questo significa che il medico specialista osserva il paziente che lamenta dolore al braccio facendo attenzione alla posizione della testa. Le persone affette da brachialgia hanno la tendenza a inclinare la testa verso il lato in cui è presente la lesione del nervo mantenendo il collo piuttosto rigido. Inoltre verrà eseguito il test di imaging del rachide cervicale, una radiografia per valutare ossa e tessuti del collo e verificare che non ci siano alterazioni.
TC con mielografia è un esame che deve essere eseguito per osservare eventuali lesioni al rachide cervicale valutando la gravità e scoprire in quale punto è stato compromesso il midollo spinale.
MRI, Magnetic Resonance Imaging, è un test che si esegue per scoprire se ci sono patologie legate ai tessuti molli.
L’elettromiografia, invece, punta a trovare eventuali problematiche della radice dei nervi escludendo o confermando cause a livello neurologico.
Prodotti utili per alleviare il dolore
La cura
Come accade per altre patologie, è estremamente importante comprendere l’origine della brachialgia in modo da permettere al medico di stabilire la corretta terapia farmacologica oppure chirurgica ove necessario. I medicinali svolgono un’importante funzione terapeutica e antinfiammatoria ma, solitamente, a livello temporaneo. Nei casi in cui vi sia un sintomo doloroso molto elevato, il medico può scegliere di eseguire un’iniezione di anestetico direttamente nel nervo che ha causato il disturbo.
Il sollievo è quasi immediato ma dura solo qualche giorno, per tale ragione si associano spesso altri trattamenti curativi in modo da mantenere il benessere ottenuto più a lungo. In caso nessun tipo di cura vada bene lo specialista consiglia di considerare la soluzione chirurgica per risolvere il problema definitivamente. Gli interventi di chirurgia che si possono eseguire sono diversi e tra questi si annoverano i seguenti.
Discectomia: se la causa è un’ernia al disco cervicale, si deve intervenire sostituendolo con una parte di osso estratta dal bacino riparando il danno ed eliminando il dolore della brachialgia cervicale.
Foraminotomia: si tratta di un’intervento che si esegue per poter alleviare un’eventuale pressione che si è verificata sui nervi elimimando così la causa della condizione dolorosa.
Laminectomia: asportare la lamina di una vertebra o più di una se sono coinvolte nella lesione, una volta che si è fatta un’apertura del canale vertebrale si può agire correggendo eventuali alterazioni e risolvendo il problema all’origine.
Intervento protesico: questo intervento chirurgico si esegue nel momento in cui si una una rottura o malformazione incorreggibile del disco e, perciò, si rende necessario sostituire completamente il disco cervicale con una protesi realizzata su misura che restituisce la corretta funzionalità ed elimina il dolore da brachialgia.
La cura deve essere stabilita dal medico, dallo specialista e dal chirurgo che indagheranno sulla situazione personale di ogni singolo individuo e consiglieranno la terapia medica, fisioterapia, trattamenti correttivi di vario genere o interventi di chirurgia più adeguati. L’obiettivo è sempre quello di risolvere il problema alla fonte nel minor tempo possibile, con il metodo meno invasivo e più duraturo in modo da far scomparire il dolore e la rigidità ossea dovuto alla brachialgia o brachialgia cervicale.
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