Sono poche le persone che non hanno mai sperimentato la lombalgia, o mal di schiena, prima causa di invalidità nel mondo e motivo principale di assenza dal lavoro. La maggior parte dei casi di lombalgia è dovuta a uno strappo o a una distorsione, come il famigerato “colpo della strega“, che arriva intenso e improvviso nella parte inferiore della schiena mentre si solleva un peso o si esegue un movimento brusco.
Fattori di rischio importanti sono il peso eccessivo, la gravidanza, la sedentarietà, una posizione ergonomica del corpo non corretta, l’ansia e la depressione. Taluni mal di schiena possono essere il campanello d’allarme di una malattia muscolare, ossea o del sistema nervoso in corso, come artrosi, ernie, artrite psoriasica, osteoporosi e spondilite anchilosante. Per questo motivo, se l’episodio di lombalgia non si risolve spontaneamente, è bene rivolgersi al medico curante. In questo articolo spiegheremo quali sono i principali trattamenti, cure e rimedi per la lombalgia.

Lombalgia
Lombalgia: come controllare il dolore
Indice
Per risolvere la fase acuta e ridurre il dolore, il primo approccio è rappresentato dalla terapia farmacologica. I farmaci di prima linea nel trattamento della lombalgia sono i Fans (antinfiammatori non steroidei), come l’ibuprofene, il ketoprofene o il diclofenac, seguiti dagli antidolorifici “puri”, come il paracetamolo, e dai miorilassanti, sostanze che aiutano a ridurre la tensione muscolare. Nelle forme di dolore più severe, sono indicati i derivati del cortisone, gli anestetici locali per via iniettiva o gli analgesici oppioidi, ma deve sempre essere il medico di base a prescriverli.
I farmaci sono dotati di un’ottima azione analgesica, tuttavia, com’è noto, talvolta i benefici sono superati da fastidiosi effetti collaterali. Per ridurre il rischio di reazioni avverse, è possibile utilizzare gli analgesici sotto forma di pomate, schiume o cerotti: in caso di somministrazione topica, infatti, la concentrazione sistemica dei principi attivi è inferiore rispetto alle formulazioni orali.
I trattamenti per il mal di schiena
Di solito il mal di schiena scompare entro un paio di settimane, ma se non si risolve nei tempi stabiliti ed è presente una significativa riduzione funzionale, il medico prescriverà esami specialistici di approfondimento (radiografie, risonanza magnetica, Tac, ecc.) e valuterà la possibilità di inviare il paziente dal fisioterapista o da altri professionisti esperti in materia.
Il ricorso precoce alla fisioterapia riduce la necessità di sottoporsi alle infiltrazioni e all’intervento chirurgico. Di solito il fisioterapista abbina agli esercizi di rieducazione posturale i trattamenti manuali e le terapie fisiche strumentali.
Terapie manuali
• Kinesiterapia: pratica che consiste nel sottoporre l’organismo a una serie di movimenti a scopo terapeutico. Si avvale sia di movimenti passivi, eseguiti con l’assistenza del fisioterapista, che passivi, eseguiti dal paziente con la contrazione volontaria dei muscoli;
• Osteopatia: trattamento non convenzionale che prevede un approccio olistico al paziente e si propone di prevenire e curare le malattie stimolando la capacità di autoguarigione del corpo;
• Massoterapia: procedimento terapeutico eseguito sottoponendo muscoli e tegumenti a una serie di manipolazioni. Il massaggio tonifica la muscolatura, favorisce la circolazione linfatica e sanguigna e innalza la temperatura locale, alleviando il dolore.
Terapie fisiche
• Tecarterapia: terapia eseguita mediante un macchinario capace di indurre l’aumento della temperatura nei tessuti biologici profondi senza irradiare energia dall’esterno;
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Prodotti naturali per alleviare il dolore
Rimedi alternativi contro il dolore alla schiena
Laddove non si vogliano assumere troppi farmaci, si può ricorrere a rimedi complementari, come le fasce riscaldanti, che aiutano ad alleviare la tensione muscolare nella zona lombare e in alcuni casi sono dotate di una funzione massaggiante che ne aumenta l’efficacia, e all’aiuto di erbe rilassanti.
Tra i rimedi naturali più utilizzati per le loro proprietà antinfiammatorie e analgesiche possiamo, ad esempio, citare l’artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens), molto usato nella medicina tradizionale africana, e la Boswellia, pianta originaria dell’India che deve la sua azione antiflogistica all’enzima 5-lipossigenasi. Il primo si trova sotto forma di pomata, la seconda di estratto secco in capsule, compresse o come tintura madre.
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Un aiuto in caso di lombalgia arriva anche dal Ribes Nigrum (gemmoterapia), che viene considerato un cortisonico naturale, dall’Arnica montana (omeopatia), ideale per infiammazioni e traumi fisici sia acuti che cronici, e dal Salice bianco, che sfrutta le proprietà antireumatiche della salicina, da cui si ricava l’aspirina.
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Lo yoga è utile contro il mal di schiena?
Chi soffre di mal di schiena può certamente trarre beneficio dallo yoga perché prevede il lento piegamento delle giunture e il rilassamento dei muscoli, tuttavia occorre essere consapevoli dei rischi che possono derivare da una pratica scorretta. Nel dettaglio, le asana più utili per alleviare o prevenire la lombalgia sono: la posizione della montagna (Tadasana), il movimento gatto-mucca (Marjayasana-Bitilasana), la posizione del cobra (Bhujangasana), la posizione del triangolo esteso (Utthita Trikonasana), il piegamento in avanti in piedi (Uttanasana) e la posizione di torsione del ventre (Jathara Parivartanasana).
Cosa fare in caso di lombalgia: raccomandazioni
Non è necessario correre dallo specialista alle prime avvisaglie di lombalgia, ma è bene apportare alcune correzioni al proprio stile di vita. A tal proposito, ti consigliamo di:
• eliminare i fattori di rischio, come sovrappeso e posture scorrette, ma anche il fumo, che diminuisce l’ossigenazione dei tessuti;
• posizionare un cuscino sotto le ginocchia se dormi a pancia in su per rilassare la muscolatura lombare. Se invece preferisci dormire sul fianco, poni un cuscino tra le ginocchia, in modo da ripristinare l’allineamento fisiologico dei fianchi, del bacino e della colonna vertebrale;
• seguire una dieta depurativa per evitare gli accumuli di tossine che favoriscono le infiammazioni;
• evitare il riposo totale perché indebolisce i muscoli. Il movimento, al contrario, può curare quanto prevenire il mal di schiena. Ti raccomandiamo un graduale ritorno alle attività quotidiane e la pratica di un’attività fisica come, ad esempio, il nuoto o il pilates che rafforzano la schiena.