Recenti studi sulla fibromialgia
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La fibromialgia è considerata una patologia reumatica complessa e tuttora difficile da diagnosticare. L’ultimo decennio è stato ricco di scoperte scientifiche riguardo la fibromialgia.
Attualmente sono attivi numerosi studi scientifici impegnati nella ricerca di cure per la fibromialgia. Un gruppo di ricercatori svizzeri ha affermato che lo studio sulla fibromialgia deve focalizzarsi sull’alterazione in termini di percezione del dolore.
Gli individui affetti da questa forma complessa di patologia classificata come malattia reumatica avvertono uno stimolo doloroso intenso rispetto a una persona sana.
I ricercatori hanno studiato in particolar modo i mitocondri, ovvero quelle cellule presenti nell’organismo umano e incaricate di effettuare la respirazione cellulare e produrre energia.
Il fattore genetico è considerato oggi la causa scatenante la sindrome fibromialgica, ma numerosi studiosi sostengono che la disfunzione mitocondriale incrementi la possibilità di sviluppare questa malattia.
Un altro gruppo di ricercatori afferma che la sindrome fibromialgica ha origine a livello cerebrale e in particolar modo sarebbe causata da una riduzione della materia grigia presente in natura all’interno delle regioni del cervello incaricate di monitorare il processo di percezione del dolore.
A livello cerebrale la fibromialgia riguarda anche la diminuzione della densità d’interconnessione di alcune aree cerebrali. Gli studiosi, non avendo ancora raggiunto una certezza, hanno continuato a svolgere ricerche scientifiche su diverse aree del corpo umano. Le ricerche in merito alla fibromialgia hanno interessato anche il sonno.
Gli studi sul sonno hanno messo in evidenza che i pazienti affetti da questa sindrome non riescono ad addormentarsi facilmente e soffrono d’insonnia frequente.
I continui risvegli sono presenti in quasi tutti i malati si fibromialgia e certamente questa situazione non può essere una coincidenza. Le ricerche sul sonno sono ancora in pieno sviluppo.
Una possibile connessione con la neuropatia delle piccole fibre stravolgerebbe l’approccio medico e curativo. L’alterazione funzionale delle piccole fibre riguarda circa 80% della massa nervosa periferica e pertanto causerebbe una percezione maggiore agli stimoli dolorosi.
La neuropatia delle piccole fibre colpisce prevalentemente le fibre nervose della cornea. Recenti studi hanno affermato che numerosi individui affetti da fibromialgia presentano un’alterazione della densità della cornea.
Se dal punto di vista diagnostico questa scoperta agevolerebbe i tempi utili al fine di confermare la malattia, dal punto di vista dei trattamenti non sono stati raggiunti ancora risultati soddisfacenti.
Come curare la fibromialgia
Gli studi hanno riscontrato nei pazienti affetti da fibromialgia un alto tasso di glutammato, lattato e piruvato a livello muscolare.
Alcuni specialisti sostengono che il rinforzo muscolare attenuerebbe la concentrazione di questi aminoacidi e di conseguenza la sintomatologia dolorosa. I disturbi riscontrati nei pazienti fibromialgici riguardano principalmente l’apparato muscolo-scheletrico e la sfera cognitiva.
Parlando di cure efficaci per i malati fibromialgici, un gruppo di esperti scienziati interessati nelle ricerche sulla patologia reumatica ha affermato che è necessario incrementare l’assistenza personalizzata per tutti i pazienti affetti da fibromialgia ed evitare l’assunzione spropositata di farmaci, privilegiando i rimedi naturali.
In merito a questi trattamenti non farmacologici gli esperti consigliano ai pazienti affetti da fibromialgia di effettuare una terapia individuale comportamentale cognitiva, un training muscolare di tipo aerobico, esercizi da svolgere in acqua come l’acqua gym, l’agopuntura, le tecniche di rilassamento psicofisico.
Fibromialgia: perché evitare il trattamento farmacologico
Nonostante le ricerche abbiano fatto passi in avanti attualmente non è disponibile in commercio nessun farmaco specifico per il trattamento della fibromialgia.
I farmaci che un paziente fibromialgico può assumere sono utili soltanto per alleviare la sintomatologia, purtroppo non riescono a curare la malattia. I medici possono consigliare di assumere antidolorifici per alleviare i dolori.
In alcuni casi, specialmente per contrastare i disturbi causati dall’ansia, gli specialisti possono prescrivere sonniferi, calmanti o addirittura antidepressivi.
Questi ultimi riescono a migliorare la qualità della vita soltanto del 50% dei malati di fibromialgia e pertanto non possono essere considerati realmente efficaci. Assumere corticosteroidi è sconsigliato dalla maggior parte dei medici specialisti.
I farmaci considerati consigliati solo in parte dal personale sanitario sono quelli a base di amitriptilina, tramadolo, pregabalin e gli inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina.
I farmaci a base di amitriptilina sono riconosciuti adeguati per le terapie dei pazienti depressi. Questi possono soltanto alleviare la sintomatologia dolorosa e presentano numerosi effetti collaterali (sonnolenza, mal di testa, abbassamento della pressione sanguigna).
In relazione agli inibitori della ricaptazione della serotonina-noreprinefrina, soltanto due di questi possono essere assunti senza rischi dai pazienti affetti da fibromialgia, la duloxetina e il milnacipran.
La duloxetina contrasta alcuni sintomi provocati dalla fibromialgia ma gli effetti collaterali sono davvero tanti e pertanto l’utilizzo è sconsigliato (vertigini, nausea, tremori, diarrea).
Il minalcipran è un farmaco antidepressivo con effetto antidolorifico. Gli effetti collaterali più comuni riguardano l’ansia, i disturbi dell’appetito e la tachicardia. Il tramadolo è un farmaco classificato come antidolorifico.
Molti specialisti lo prescrivono ai pazienti fibromialgici in quanto l’attenuazione del dolore è reale. Purtroppo molti individui, dopo avere assunto il tramadolo, sostengono di avere avuto nausea, senso di stordimento e vertigini.
I medici approvano parzialmente la somministrazione del pregabalin ai malati di fibromialgia nonostante questo farmaco sia un antiepilettico. Gli effetti collaterali del pregabalin sono tanti ma la sua assunzione gioverebbe al malato riuscendo ad attenuare notevolmente la sensazione dolorosa.
I trattamenti più adeguati per curare la fibromialgia
Le tecniche di rilassamento psicofisico Tai Chi, Qi Gong e Yoga sono considerate attualmente tra i migliori ed efficaci trattamenti per curare la fibromialgia.