Borsite al calcagno: esercizi e rimedi

La borsite è una patologia infiammatoria delle articolazioni che può manifestarsi in forma cronica o acuta e causare dolori anche forti.

Generalmente colpisce le parti più sottoposte al movimento ed agli sforzi come ginocchia, gomiti, spalle, caviglie o polsi oppure quelle che ripetono gli stessi movimenti per lungo tempo come avviene in alcune categorie di lavori e professioni (musicisti, sportivi, artigiani, operai, etc.).

Nello specifico ciò che si infiamma è la borsa sierosa che contiene liquido sinoviale ed il cui compito è quello di lubrificare e favorire lo scorrimento dei muscoli e dei tendini sulle ossa. Per quanto riguarda il calcagno, la borsa sinoviale si trova tra il tendine di Achille e l’osso e molto spesso è soggetto ad infiammazione a seguito di sforzi prolungati o movimenti errati.

Questo tipo di borsite viene anche definita da sfregamento proprio perché riguarda chi svolge sempre gli stessi movimenti.

Come si manifesta la borsite al calcagno

La borsite al calcagno si manifesta con un dolore, spesso molto acuto, in corrispondenza della parte interessata. Spesso ad esso si accompagnano rossore e gonfiore che aumentano con il passare del tempo e facendo alcuni movimenti della caviglia, oppure semplicemente camminando.

Purtroppo, però, non sempre la borsite viene identificata come tale perché questi sintomi sono simili alla tendinite; per questo motivo oltre alla normale visita medica, è necessario sottoporsi a radiografie ed ecografie.

Quali sono le cause della borsite al calcagno

Come già accennato una borsite, ovunque si manifesti, è causata da movimenti errati, ripetitivi o dalla concomitanza con altre patologie. Nel caso dell’infiammazione della borsa sinoviale del calcagno un ruolo importante è svolto da calzature non adatte e scomode oppure da plantari non idonei alla morfologia del proprio piede.

Anche gli sportivi possono soffrire spesso di borsite perché gli allenamenti troppo intensi e ripetuti e svolti soprattutto sul superfici dure possono causare un’infiammazione anche di elevata intensità che deve essere subito curata per evitare ulteriori peggioramenti.

A queste cause vanno poi aggiunte eventuali altre patologie (piede cavo, morbo di Haglund o reumatismi) e posture non corrette che vengono assunte per molto tempo, magari acuite dal fatto che il tessuto che di solito ammortizza il peso ed i movimenti si è ridotto.

Cosa fare per curare la borsite al calcagno

Dopo aver diagnosticato la borsite al calcagno è necessario mettersi a riposo per non gravare ulteriormente sulla parte infiammata; a seconda della gravità sarebbero opportune dalle due alle tre settimane e comunque sempre in base al parere del medico.

Il dolore può essere attenuato applicando degli impacchi di ghiaccio sul calcagno ed un bendaggio in grado di fare una leggera pressione. In genere gli specialisti consigliano di seguire queste indicazioni per alcuni giorni, senza assumere farmaci specifici; se non si notano miglioramenti evidenti potrebbe essere necessaria una cura adatta, sempre in base alle loro indicazioni.

Di solito vengono prescritti farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) che oltre ad attenuare il dolore, agiscono direttamente sull’infiammazione. Possono essere somministrati oralmente oppure applicati con creme, cerotti e gel direttamente sulla parte. I principi attivi utili in questo caso sono l’ibuprofene, il naprossene, il ketoprofene ed il diclofenac in tutte le varie forme.

In alcuni casi, però, questa terapia potrebbe non essere sufficiente ed allora sarà necessario ricorrere ad infiltrazioni di corticosteroidi che devono essere fatte solo da specialisti in quanto è un trattamento delicato per la posizione della borsa (molto vicina ai tendini) e che richiede quindi estrema precisione nell’esecuzione.

Possono essere validi anche la mesoterapia, la laserterapia o crioterapia sempre in base al parere medico. Solo in casi rari è necessario ricorrere alla chirurgia per rimuovere la borsa sinoviale.

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Se la borsite è di origine batterica verranno utilizzati antibiotici scelti in base all’agente patogeno che sarà stato individuato a seguito di specifiche analisi.

In ogni caso si può affermare che le più comuni borsiti al calcagno hanno una prognosi rapida e si risolvono al massimo in 3 settimane a patto che il soggetto rimanga a riposo, evitando sovraccarichi ed eliminando tutte le cause che hanno provocato l’infiammazione.

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Esercizi da eseguire per ridurre la borsite al calcagno

Alcuni esercizi mirati potrebbero essere utili per ridurre la rigidità nella zona della caviglia che poi porterebbe alla successiva infiammazione della parte. Per eseguirli bisogna avere a portata di mano una sciarpa che aiuti a tenere in su la punta del piede.

La posizione di partenza è seduti a terra con le gambe stese. Dopo aver preso con le mani le estremità della sciarpa si posiziona la punta del piede nel centro e la si tira lentamente verso la testa, facendo una leggera pressione senza sforzare. Arrivati al limite si ritorna in posizione inziale e poi si ricomincia. L’esercizio va ripetuto per circa 10 volte per piede.

Come evitare ricadute e prevenire la borsite al calcagno

Dopo aver risolto la borsite al calcagno è opportuno mettere in pratica alcune attenzioni per evitare che l’infiammazione possa ripresentarsi, eventualità frequente in questi casi e quando si hanno abitudini errate.
Lo stesso vale nel caso si voglia prevenire l’insorgere di questa patologia.

La prima cosa da fare è quella di utilizzare calzature adatte, che assicurino una camminata corretta, ammortizzando il peso del corpo. Qualora sussistano altre malattie legate al piede è importante rivolgersi ad uno specialista in grado di eseguire una visita posturale e podologica per realizzare dei plantari su misura che possano attenuare ogni tipologia di problematica.

Gli sportivi, i ballerini e le persone più esposte al rischio di borsite dovrebbero fare attenzione nell’eseguire esercizi di riscaldamento prima di iniziare un’attività fisica ed usare, quando possibile scarpe e plantari adatti al proprio sport.

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