Artrosi al ginocchio: esercizi e rimedi consigliati

Che cos’è l’artrosi al ginocchio?

L’artrosi al ginocchio, o gonartrosi, è una patologia cronica caratterizzata da una graduale degenerazione della cartilagine all’interno dell’articolazione causata dal continuo impatto del femore sulla tibia.

I fattori scatenanti sono diversi: in linea generale l’età avanzata è uno di questi, l’artrosi al ginocchio colpisce perlopiù persone anziane o obese ma esistono anche casi eccezionali che non rientrano in queste due categorie.

Parliamo di soggetti giovani che hanno frequenti infortuni al ginocchio, anch’essi figurano tra quelli più a rischio, come ad esempio gli sportivi professionisti. La sintomatologia è tipica e si esplica con un dolore localizzato, difficoltà nella deambulazione, scricchiolii e rumori durante il movimento, arrossamento del derma vicino al ginocchio, articolazione molto rigida.

Questa condizione è praticamente irreversibile in quanto non è una lesione recuperabile e addirittura si ha un peggioramento con il passare del tempo.

Per questo motivo è molto importante trattarla quando è ancora in uno stato lieve in modo da non degenerare rapidamente.

Il rischio infatti è quello di non poter camminare, specialmente quando l’artrosi avviene a entrambe le ginocchia.

Altri motivi che concorrono all’instauramento di questa condizione è il genere sessuale in quanto le donne sono più inclini allo sviluppo di un’artrosi, specialmente durante la menopausa, quando c’è una predisposizione genetica o una condizione secondaria a una forma di artrite.

La diagnosi viene fatta tramite un esame fisico, una radiografia e una risonanza magnetica alle ginocchia. La radiografia serve a capire se si tratta di un’infiammazione specifica ed è uno dei primi step per la diagnosi completa della malattia.

La risonanza magnetica invece è l’esame definitivo in quanto conferma i test effettuati precedentemente e chiarisce una volta per tutte l’entità dell’artrosi, inoltre permette di capire quanto sia stimato l’assottigliamento della cartilagine così che in questo modo si possa procedere alla scelta dela terapia.

Quali sono i rimedi dell’artrosi del ginocchio

Attualmente non c’è una vera e propria cura per l’artrosi: il primo vero obiettivo è quello di diminuire il dolore e preservare la mobilità della gamba onde evitare una sedentarietà del soggetto e una conseguente atrofia dei muscoli. La terapia può essere non chirurgica o chirurgica.

La prima è chiamata anche conservativa e consiste in un piano alimentare per ridurre il peso corporeo e quindi evitare il sovraccarico articolare a livello del ginocchio, in più ci sono diversi esercizi di fisioterapia per rinforzare i muscoli della zona e quindi massimizzare e supportare la mobilità.

Per i soggetti che sentono molto dolore può esserci una terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei e farmaci antidolorifici con un’iniezione di cortisone ialuronico per stemperare l’infiammazione.

Non bisogna tralasciare l’esercizio fisico per gli arti inferiori, quest’ultimo è consigliato dal fisioterapista stesso, e l’utilizzo di un tutore per il ginocchio.

La scelta del tutore spetta all’ortopedico in quanto è l’unica figura in grado di capire la gravità dell’artrosi. L’operazione chirurgica può essere di diversi tipi: abbiamo l’artroscopia che consiste in una sorta di pulizia della cartilagine, poco invasiva ma idonea solamente per le artrosi lievi in quanto l’efficacia è limitata.

Abbiamo poi l’osteotomia di tibia o femore che prevede una sorta di ricostruzione di un osso articolare danneggiato e infine per i casi più gravi c’è la protesi al ginocchio che è molto invasiva e molto delicata, viene impiantata una protesi la cui durata è maggiore ai 20 anni ed è un tipo di operazione indirizzata solo ai soggetti di età maggiore di 55 anni.

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Esercizi per artrosi al ginocchio

Ci sono diversi tipi di esercizi utilizzati durante la fisioterapia o per l’attività autonoma.

Per l’artrosi di entità lieve è raccomandato rinforzare i quadricipiti in modo da migliorare la mobilità e l’equilibrio del ginocchio. Per fare questo esercizio bisogna sedersi su una sedia e posizionare una caviglia sull’altra alzando la gamba sottostante in un primo momento e spingendo verso il basso nello step successivo. Ogni posizione deve essere mantenuta per almeno 10 secondi ma è possibile ridurre il tempo a 5 in caso di dolore.

L’esercizio va ripetuto per 5 volte alternando i piedi. Anche rinforzare gli adduttori e gli abduttori è molto utile in quanto va a incrementare la stabilità del ginocchio: in questo caso bisogna sedersi su una sedia, collocare una seconda sedia di fronte e bloccare i piedi della sedia o dello sgabello all’interno spingendo le gambe l’oggetto verso l’esterno.

Ripetere poi l’esercizio piazzando questa volta le punte dei piedi all’esterno delle gambe e spingendo verso l’interno.

Anche questa serie prevede 5 movimenti con una durata dai 6 ai 10 secondi. Questo esercizio va fatto con la massima concentrazione onde evitare di muovere le ginocchia, solamente i piedi hanno parte attiva.

Lo stretching è un esercizio utilissimo in ogni campo dello sport in quanto è in grado di fortificare il muscolo e allo stesso tempo allungarlo, ciò è perfetto per aiutare la rotula specialmente quando si scendono le scale.

Per fare questo esercizio bisogna abbassare un ginocchio sul pavimento e flettere la gamba controlaterale, portare poi l’altro piede lentamente verso il gluteo aiutandosi con una mano, con un elastico o con una cintura.

Il busto deve essere completamente immobile e allineato, fare attenzione a non piegarlo nel tentativo di afferrare il piede perché ciò comporterebbe dolori alla schiena. Ripetere questo esercizio alternando le due gambe per almeno 5 volte.

L’ultimo esercizio è quello della propriocezione, un esercizio che viene fatto in piedi ed è molto utile per rinforzare il ginocchio.

Per farlo bisognerà appoggiare un solo piede, flettere la gamba controlaterale e oscillare le braccia sinistra e a destra. La posizione andrà mantenuta per circa 10 secondi mentre l’oscillazione ripetuta per 5 volte per lato facendo una pausa tra un esercizio e l’altro.

Questo esercizio può anche essere fatto aumentando la difficoltà mettendo un cuscino sotto il piede poggiante, ottimale per chiunque necessiti di un aumento dell’intensità e dei benefici derivanti dalla propriocezione.

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