Artrosi al pollice: cos’è e come si manifesta
L’artrosi al pollice è una patologia che si manifesta con dolore alla base del pollice. In termini più specifici, si parla di artrosi dell’articolazione trapezio metacarpale.
Il pollice è il dito opponibile che permette una serie di movimenti altrimenti impossibili, come girare un qualcosa, prendere oggetti anche molto piccoli, afferrare in modo sicuro. Proprio per la sua importanza, l’articolazione alla base del pollice è sottoposta ad usura e va soggetta ad artrosi.
Dapprima sopportabile e saltuario, il dolore dovuto all’artrosi può peggiorare fino a rendere difficili i movimenti più comuni e negli stadi più avanzati persistere anche durante la notte, compromettendo la qualità del sonno.
I primi sintomi dell’artrosi al pollice
Il dolore dovuto alla rizoartrosi, ovvero all’artrosi del pollice, è inizialmente blando e saltuario. Si può accompagnare a gonfiore e può manifestarsi ad intermittenza. Se trascurato, diventa più persistente ed influenza in modo significativo la qualità della vita, impedendo la presa sicura degli oggetti e tutti quei gesti che prevedono una partecipazione attiva del pollice.
Inizialmente il dolore si manifesta durante il movimento, ma con il progredire della malattia si prova dolore anche durante la notte, quando la mano è a riposo.
Nelle fasi più avanzate può comparire la deformazione dell’articolazione, con una sorta di sporgenza alla base del pollice, verso il polso.
Anche la debolezza della presa è un sintomo iniziale che può far supporre l’insorgenza di artrosi al pollice.
Questa patologia è piuttosto frequente soprattutto dopo i 45 – 50 anni e nelle donne in menopausa. Le cause sono appunto legate all’usura dovuta all’età, ad eventuali traumi, a mestieri usuranti come il sarto e ad una predisposizione genetica.
La razza caucasica è maggiormente colpita rispetto alle altre etnie.
Ciò non vuol dire che bisogna accettare l’insorgere di questa condizione passivamente, ma è invece possibile attivarsi per ridurre i sintomi e la progressione della malattia.
Come curare l’artrosi al pollice e ridurre i sintomi
Quando si avverte un dolore sospetto alla base del dito pollice di una sola mano o di entrambi gli arti, è bene rivolgersi ad uno specialista.
Un chirurgo specializzato nelle patologie delle mani può fare una diagnosi anche solo dopo aver visitato il paziente ed ascoltato la descrizione dei sintomi, ma una semplice radiografia bidimensionale che mostri lo stato dell’articolazione può confermare l’eventuale rizoartrosi.
L’azione successiva alla diagnosi può essere conservativa o chirurgica.
Soprattutto in fase iniziale, è possibile utilizzare un tutore che, stabilizzando il pollice, allevia il dolore e frena l’evoluzione della malattia.
Il tutore ergonomico in materiale plastico termo-modellabile riesce a ripristinare la mobilità del pollice e a far riprendere le funzioni di presa e di pinza.
Altre terapie che possono essere consigliate dallo specialista sono le cure con antiinfiammatori, farmacologiche o strumentali.
Queste ultime comprendono la laserterapia, l’utilizzo di ultrasuoni o terapie infiltrative locali.
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Cure chirurgiche per l’artrosi al pollice
In alcuni casi, soprattutto quando la malattia viene trascurata, la soluzione migliore può essere quella chirurgica, ma naturalmente deve essere lo specialista a decidere se procedere in questa direzione.
Si opta per la soluzione chirurgica quando gli altri interventi non hanno portato benefici, quando la funzionalità del dito è drasticamente ridotta oppure il dolore è troppo accentuato.
Il trattamento chirurgico può essere di diverso tipo.
Nei casi più frequenti si pratica un intervento di trapeziectomia e artroplastica di sospensione.
In sintesi, si tratta delll’asportazione totale o parziale del trapezio, con un successivo periodo di immobilizzazione di circa tre settimane a cui segue un ulteriore periodo di fisioterapia. Il tempo medio di recupero progressivo dura all’incirca tre mesi.
Un tipo di intervento di più recente ideazione prevede l’inserimento in sede di piccole protesi di interposizione, o protesi articolari, che sostituiscono le parti usurate.
Come prevenire l’artrosi al pollice
In generale, per mantenere una buona mobilità degli arti, come di tutte le parti del corpo, bisogna che essi siano usati costantemente e in modo corretto.
Gli eccessi, sia nel troppo che nel troppo poco, non giovano alla salute. In questo discorso generico, si ricorda che una sana alimentazione che prevede una buona dose di frutta e verdura e una ragionevole esposizione ai raggi solari per favorire la produzione di vitamina D, la vitamina delle ossa, sono una buona prevenzione.
Piccoli “trucchi” per limitare il disagio da artrosi al pollice
La rizoartrosi impedisce di svolgere i movimenti più comuni: svitare un tappo, girare una chiave, lavarsi i denti.
Le stecche e i tutori possono aiutare e si può scegliere quando utilizzarli. Alcune persone preferiscono metterli di notte, facendo riposare l’articolazione in modo controllato, così che durante il giorno risenta meno dello stress dei movimenti.
Altri individui scelgono tutori che permettono di fare praticamente di tutto e li usano durante il giorno per poter agire senza provare dolore.
Se per le artriti, ovvero le infiammazioni, il ghiaccio è un rimedio efficace, per l’artrosi è meglio il calore e l’utilizzo di guanti che proteggono dal freddo e dall’umidità quando si fanno lavori in casa o in giardino è un buon sistema per controllare il disagio.
Poiché l’artrosi del pollice rende la mano, e il dito in particolare, più debole, la distribuzione razionale del peso e del carico di forza può ovviare al problema. Per questo c’è l’ergoterapia, una disciplina che insegna a distribuire, anche con l’ausilio di strumenti mirati, il carico di lavoro in modo da alleggerire le articolazioni. Nel caso delle articolazioni della mano, ci sono, ad esempio, coltelli con impugnature ergonomiche che rendono più agevole il movimento.
L’ergoterapista è anche colui che dopo un intervento chirurgico, in collaborazione col chirurgo e ascoltando le necessità e i bisogni del paziente, aiuta quest’ultimo a ripristinare la mobilità dell’articolazione nel modo migliore e nei tempi giusti.
L’artrosi al pollice è una patologia che può essere gestita in modo da non farla diventare invalidante e agendo ai primi sintomi se ne può rallentare la progressione e limitare al massimo i disagi.
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