Viene definita pseudoartrosi la patologia che prevede un mancato consolidamento di una frattura dopo che sono passati circa sei mesi dall’evento che ha scatenato il trauma. Questo tipo di condizione si ravvisa perché sono insorte delle complicanze che hanno portato all’interruzione o al tardivo processo di guarigione della frattura che, in altri caso, sarebbe dovuta guarire in maniera spontanea.
Che cos’è la pseudoartrosi
Indice
Nel momento in cui un evento traumatico comporta la frattura di un osso o più ossa dell’articolazione, possono essere necessari dei metodi di trattamento specifici come per esempio l’applicazione di un gesso sulla zona interessata capace di tenere salde le parti e permettere il giusto consolidamento.
I frammenti della frattura devono infatti rimanere ben affrontati per tutto il tempo che occorre alla guarigione e permettere una corretta stabilità oltre che un adeguato apporto di sangue.
In molti casi l’applicazione di un apparecchio gessato potrebbe non essere la soluzione adeguata. Questo succede quando la frattura è grave e si ha bisogno di stabilizzare l’osso con delle placche o delle viti endomidollari.
Nel caso in cui la frattura non si ricomponga in maniera corretta e insorgano dei problemi di guarigione, la stessa può degenerare in pseudoartrosi soprattutto nel caso in cui si sia soggetti a fattori di rischio capaci di compromettere la normale guarigione.
I fattori di rischio che possono provocare la pseudoartrosi sono l’età, il fumo eccessivo, diabete anemia e assunzione di analgesici.
Pseudoartrosi: cosa serve per la guarigione di un osso fratturato
Per permettere a un paziente di non essere soggetto a pseudoartrosi, occorre che l’osso fratturato abbia una giusta nutrizione. In particolare è importante che lo stesso sia irrorato di proteine, vitamine (C e D) e calcio. In questo caso quindi potrebbe essere di grande aiuto assumere degli integratori che presentino la giusta formulazione.
Un altro elemento che agevola il processo di guarigione e permette di evitare l’insorgenza della pseudoartrosi è la vascolarizzazione. Un distretto ben irrorato è infatti meno soggetto al problema e più incline alla guarigione.
Alcune ossature come il femore prossimale, però, non hanno un giusto e importante apporto di sangue e, in questi casi, lo stesso può essere interrotto nel caso di frattura per cui è sempre consigliabile muovere l’arto per promuovere la circolazione nella zona.
Un aiuto può arrivare anche dall’alimentazione poiché alcuni alimenti presenti in natura migliorano le funzioni dell’organismo e promuovono il processo di guarigione.
Tra gli alimenti che non devono mancare sulla tavola ci sono la frutta e la verdura oltre che spezie come la curcuma e lo zenzero capaci di svolgere un’azione antinfiammatoria proprio come i FANS, oppure il tè verde considerato un potente antiossidante in tutto il mondo.
Come diagnosticare una pseudoartrosi
Molto spesso non è semplice diagnosticare una pseudoartrosi soprattutto perché molte persone attribuiscono la persistenza del dolore al vecchio evento traumatico. Tuttavia, nel caso di frattura ben guarita, il dolore non si protrae per lungo tempo mentre, in presenza di pseudoartrosi, il dolore si ha anche quando sono passati sei mesi dall’evento traumatico.
Il dolore avvertito dal paziente non è sempre uguale: ci sono infatti casi in cui il soggetto ravvisa un fastidio costante per tutto l’arco della giornata e durante il riposo notturno e casi nei quali il dolore compare solo in determinate occasioni, per esempio durante il movimento o portando un carico.
Per essere sicuri di essere di fronte a una pseudoartrosi possono essere necessari degli esami di laboratorio come le radiografie o, in alcuni casi più difficili, la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica.
Rimedi contro la pseudoartrosi
Per trattare al meglio il problema della pseudoartrosi esistono diversi trattamenti, chirurgici e non chirurgici.
I trattamenti non chirurgici sono la soluzione migliore per risolvere il problema di una pseudoartrosi a livello iniziale. In questo caso possono essere usate le terapie a base di onde d’urto e i campi elettromagnetici pulsati. Entrambe le terapie non sono invasive e portano a un sostanziale miglioramento della situazione.
Nei casi più gravi può essere invece necessario ricorrere a un intervento chirurgico che può avere due forme:
1. Fissazione interna. In questo caso l’intervento prevede l’applicazione di mezzi di sintesi come chiodi endomidollari, placche o viti.
2. Fissazione esterna. In questo caso la fissazione viene fatta mediante corpi metallici che permettono all’osso traumatizzato di ancorarsi a quello sano.
Il trattamento chirurgico prevede in ogni caso degli innesti ossei che possono essere di tre tipologie:
1- Innesti ossei auto-lunghi. In questo caso il frammento osseo che verrà innestato al paziente viene prelevato dal paziente stesso;
2- Innesti ossei omologhi. In questo caso viene utilizzato per l’innesto l’osso di un donatore compatibile;
3- Sostituti ossei. In questo caso vengono usati dei materiali sintetici per eseguire l’innesto.
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Esercizi per guarire dalla pseudoartrosi
A differenza dell’artrosi, che si presenta come una patologia degenerativa e cronica, dalla pseudoartrosi è possibile guarire, soprattutto dopo l’intervento chirurgico. Per agevolare il processo di guarigione è importante eseguire una moderata attività sportiva come, per esempio, la camminata, che permette una migliore ossigenazione al cuore e una corretta circolazione sanguigna, che arriverà anche nei punti lesionati in maniera rapida e veloce.
Oltre alla camminata, offrono un ottimo aiuto alla guarigione di una frattura anche gli sport acquatici come il nuoto e l’acquagym. Entrambi questi sport, con l’aiuto dell’acqua, promuovo la circolazione del sangue senza sforzare troppo la parte compromessa.
Alcuni soggetti possono aver bisogno dell’aiuto di personale esperto per eseguire in maniera corretta degli esercizi. In particolare, un fisioterapista potrà far eseguire i movimenti giusti al soggetto che presenta il problema della pseudoartrosi. In particolare, con la fisioterapia, possono migliorare le posizioni posturali e quindi anche la corretta ossigenazione a tutto l’organismo.
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