Borsite al tallone: esercizi e rimedi

La borsite al tallone è l’infiammazione della borsa sierosa, ovvero il sacco di liquido sinoviale che si trova tra tendine, muscolo e ossa il cui scopo è quello di facilitare i movimenti evitando che si venga a creare eccessivo attrito. Nello specifico, la sacca sinoviale del tallone serve a rendere più fluido il movimento tra tendine e osso, talvolta può capitare che vi sia un’infiammazione che viene definita borsite retrocalcaneare.

Vediamo quali sono i sintomi, le cause, i rimedi e gli esercizi per alleviare il dolore ma anche per prevenire e curare tale disturbo debilitante.

Sintomi della borsite al tallone

Il principale sintomo che si avverte quando è presente una borsite al tallone, è il dolore. Inoltre si può notare un arrossamento e gonfiore della zona interessata, questi sono dovuti al liquido che si forma all’interno della sacca e all’infiammazione che si estende fino alla cute esterna dando una sensazione di forte calore.

A seconda del grado di infiammazione del tallone equivale una differente intensità del dolore avvertito che può peggiorare quando si cammina, si muove la caviglia o si tocca la zona facendo pressione.

Cause della borsite al tallone

La borsite può avere origini diverse quali:

  • patologie reumatiche;
  • spina clacaneare;
  • piede cavo o morbo di Haglund;
  • calzature inadatte;
  • plantari non adeguati o usurati;
  • allenamento sportivo eccessivo;
  • esercizi eseguiti in modo scorretto;
  • vizi posturali o problemi podologici;
  • trauma del tallone;
  • disgregazione del tessuto adiposo nel tallone.

Diagnosi della borsite del tallone

La diagnosi dell’infiammazione del tallone non è sempre facile da fare anche perché si può attribuire a diverse patologie collegate al tendine d’Achille quali la tendinosi o tendiniti. Lo specialista ricorre all’utilizzo di esami diagnostici per immagini come l’ecografia, la radiografia o la risonanza magnetica oltre alla visita obiettiva del medico.

Rimedi per curare l’infiammazione del tallone

Qualunque sia la causa per cui si è palesata una borsite al tallone, è necessario un riposo di circa 20 giorni. Non sempre il riposo è sufficiente quindi si utilizzano rimedi naturali aggiuntivi come:

  • ghiaccio che riduce il gonfiore e allevia i sintomi dolorosi;
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Se i rimedi naturali non sono sufficienti non si deve attendere a lungo prima di rivolgersi a un medico ortopedico che prescriverà un percorso fisioterapico dopo aver individuato le cause, se invece si tratta di un disturbo a livello batterico servirà una terapia farmacologica antibiotica adeguata. Inoltre se il gonfiore risulta eccessivo il medico può optare per un intervento di aspirazione del liquido sinoviale in eccesso e infiltrazioni di cortisone per ridurre l’infiammazione.

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Fisioterapia per curare la borsite al tallone

Il fisioterapista durante la prima visita effettua una valutazione generale e specifica del problema ascoltando i disturbi riferiti dal paziente e raccogliendo dati utili. Tra questi parametri vi sono l’età, il sesso, lo stile di vita, eventuali traumi subiti anche in passato, attività sportiva svolta e lavoro attuale o passato. Inoltre esegue un test per valutare la postura e la tonicità muscolare.

Una volta stabilita la causa si può procedere con la stesura di un programma di terapie strumentali o manuali che si possono anche effettuare contemporaneamente per ottenere risultati migliori accorciando i tempi. Tra le terapie strumentali troviamo:

  • Tecarterapia che agisce tramite radiofrequenze che stimolano i meccanismi autoriparatori che sono già presenti nell’organismo, il calore che si può avvertire non proviene dallo strumento ma dal corpo stesso.

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Il trattamento fisioterapico manuale è rappresentato dalla massoterapia che grazie alla manipolazione sapiente dell’operatore consente di facilitare l’espulsione del liquido in eccesso riducendo il gonfiore. Inoltre il massaggio nelle aree circostanti il tallone rilassa muscoli e tendini rendendoli più elastici.

Anche a casa è utile eseguire un massaggio della guaina che si trova lungo la parte esterna per almeno 15 secondi ogni mattina prima di alzarsi dal letto. Questo serve a portare maggiore quantità di sangue e ossigeno nell’area prevenendo eventuali traumi.

Nel caso in cui la borsite del tallone sia causata da una patologia podalica legata alla morfologia del piede e al suo appoggio, il fisioterapista eseguirà una valutazione posturale con realizzazione di ortesi plantari personalizzate. Una pratica indispensabile per eseguire una correzione della distribuzione del peso ed eventuale sovraccarico o sfregamento eccessivo. Il plantare deve essere creato utilizzando il materiale del tipo memory per ottenere un effetto ammortizzatore corretto.

Esercizi per alleviare il dolore da borsite al tallone

Vi sono alcuni particolari esercizi che servono per prevenire, alleviare e curare la borsite al tallone, tra questi ci sono gli allungamenti che devono essere eseguito almeno 2 volte ogni giorno all’interno di un programma che prevede esercizio costante e regolare. Questi devono essere mantenuti per 20 secondi espirando per rendere più efficace l’esercizio.

1. In piedi di fronte a un gradino, appoggiare la punta del piede e fare una pressione graduale portando il peso del corpo su di esso. Rilasciare e riposare prima di ripetere più volte.

2. Posizionarsi con i piedi ben appoggiati a sul pavimento, spostare in modo lento e graduale il peso del corpo in avanti. Si deve avvertire una leggera tensione nell’area superiore del polpaccio. Mantenere per qualche secondo e poi tornare nella posizione originale, riposare per 10 secondi e ripetere.

3. Seduti gambe tese in avanti e leggermente divaricate, allungarsi prendendo le punte e tirarle verso se stessi senza esagerare. Mantenere la posizione per 10 secondi poi rilasciare lentamente riposando per 15 secondi, ripetere per 3 volte.

Conclusione

La borsite al tallone è un’infiammazione che può divenire molto dolorosa e debilitante in quanto può portare a zoppicare o non camminare per niente. È necessario intervenire fin dai primi sintomi per poter debellare il problema sul nascere evitando che peggiori con conseguenze anche gravi.

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