Tra le malattie di origine cronica, l’artrite reumatoide è di certo una delle più diffuse insieme all’osteoartrite. I numeri parlano chiaro, d’altronde: sono ben 400.000 i casi registrati in Italia. Il che vuol dire che 1 italiano ogni 200 ne è affetto. Si caratterizza per la sua natura autoimmune e perché colpisce le articolazioni.
Prima di vedere cos’è nei dettagli, quali sono le cause principali, i sintomi che la caratterizzano e infine i rimedi per curarla, è opportuno mettere in evidenza come ad esserne maggiormente interessate ai malesseri conseguenti, sono prevalentemente le donne, una volta superata la soglia dei 40 anni.
Se la cura viene procrastinata, si corre il rischio serio di imbattersi successivamente in tutta una serie di disagi che, nei casi più gravi, causano invalidità. Nel momento in cui si registrasse una certa rigidità nelle articolazioni, gonfiori o ancora dolori, affinché la situazione del paziente non precipiti, è bene andare subito a controllo.
Che cos’è l’artrite reumatoide?
Indice
Trattasi di una malattia infiammatoria di tipo cronico e autoimmune che prende di mira i tessuti articolari nelle persone che hanno anomalie nel funzionamento del sistema immunitario. In sostanza, in questi casi specifici, il sistema immunitario si attiva in modo anomalo, senza proteggere a dovere l’organismo dalla minaccia di virus, batteri e di altri agenti esterni.
Sono le cosiddette piccole articolazioni, le prime aree colpite dall’artrite reumatoide: mani, polsi, piedi e nei casi più complessi, perfino gli organi interni. In questa specifica casistica, si ha a che fare con una malattia sistemica.
In che modo tende a manifestarsi la suddetta patologia?
Mediante l’infiammazione del tessuto sinoviale, deputato al rivestimento delle articolazioni interessate. Ciò comporta dolore persistente, a lungo andare cronico, erosione ossea e problemi di vario tipo alla cartilagine (nei casi più gravi, si ha a che fare con la sua distruzione). Risultato? Invalidità o disabilità funzionale diventano purtroppo la norma, nel momento in cui l’intera funzione articolare risulta inevitabilmente compromessa.
Quali sono le cause scatenanti dell’artrite reumatoide?
Le cause dell’artrite reumatoide sono di natura complessa, tanto è vero che non tutte risultao chiare.
Si registra, insomma, un alone di mistero sul perché l’artrite reumatoide riguardi da vicino solo alcuni individui. Di certo, la predisposizione genetica ha a che fare con questa malattia.
Anche se è cosa ovvia, come non possa essere considerata l’unica causa. A rendere più evidente l’avanzamento della malattia, contribuiscono di sicuro infezioni batteriche o di natura virale, uno stile di vita poco sano, fatto di pessime abitudini (tabagismo su tutte) e picchi alti di stress.
Oltre ai fattori genetici, tra le cause primarie dell’artrite reumatoide spiccano anche fattori ormonali.
Non si spiegherebbe in altri modi il fatto le donne risultino maggiormente esposte rispetto agli uomini (in rapporto 4 a 1). Sempre per quanto riguarda il gentil sesso, urge precisare che, durante la gravidanza, lo stato della malattia può attraversare un notevole miglioramento, per poi precipitare dopo il parto, con il riacutizzarsi di dolori e gonfiori alle piccole articolazioni.
A peggiorare la malattia in modo più o meno evidente, possono subentrare fattori come il ricorso agli anticoncezionali o ancora l’allattamento al seno.
Solo in questo modo, infatti, è possibile spiegare come la mancanza di determinati ormoni oppure la loro variazione possa contribuire in maniera notevole al peggioramento della malattia.
Tirando le somme in materia di artrite reumatoide, le cause non risultano, pertanto, ascrivibili solo ed esclusivamente ad una singola motivazione. Al contrario, l’incidenza di questa malattia infiammatoria è attribuibile ad una miriade di fattori.
Quali sono i sintomi tipici dell’artrite reumatoide?
In riferimento ai sintomi che contraddistinguono l’artrite reumatoide, è opportuno tenere in considerazione il fatto che in genere questi tendono a svilupparsi in modo decisamente graduale. Generalmente, in diverse settimane. Per ovvi motivi, se le condizioni vanno incontro ad un serio deterioramento, è normale aspettarsi che i sintomi a carico delle articolazioni si acuiscano.
Pertanto, una volta che le articolazioni sono colpite dall’artrite reumatoide, si registrano forti vampate di calore, la cui intensità, chiaramente varia da caso a caso. Sensazioni di gonfiore, dolore localizzato nelle aree interessate, tumefazioni e rigidità articolare risultano essere altri sintomi diffusi di questa malattia cronica.
Nel dettaglio, il dolore articolare, dovuto ad artrite reumatoide, si presenta come assai lancinante e particolarmente intenso in due casistiche: le prime ore del mattino e soprattutto a seguito di periodi caratterizzati da una certa inattività.
Nello specifico, per quanto riguarda la rigidità delle articolazioni prese di mira dalla malattia cronica in oggetto, queste dimostrano una certa rigidità che di fatto rende impossibili i movimenti completi. Nel caso delle mani, colpite da artrite reumatoide, chiuderle a pugno chiuso oppure piegare del tutto le dita, risulta impossibile. Sulla stessa falsariga di quanto indicato per il dolore, anche per la rigidità articolatoria vale lo stesso principio, secondo il quale il massimo momento di difficoltà risiede nelle ore diurne, specie quando ci si è da poco alzati. La sindrome del tunnel carpale ha dei risvolti evidenti sull’iter della malattia.
In relazione a sintomi del calibro di rossore, gonfiore e calore che riguardano in maniera dirette le superfici colpite da questa forma di artrite, è necessario sottolineare come l’infiammazione dell’area direttamente coinvolta, comporti quasi automaticamente un eccesso di calore e un gonfiore decisamente sodo. L’area affetta da questa infiammazione risulta, infatti, dolente al tocco. Tutto ciò è dovuto alla presenza dei noduli reumatoidi che si formano al di sotto della pelle delle articolazioni infiammate.
Se la situazione diventa più grave, la normale attività di deambulazione può andare incontro a tutta una serie di complicazioni, perché alcune parti del corpo, come piedi, caviglie, ginocchia, mani e polsi non possono essere utilizzate nella maniera desiderata. Altri punti del corpo seriamente interessati da questa malattia autoimmune sono i muscoli, i tendini e, se la situazione precipita, anche gli organi interni.
In linea di massima,cccome già sostenuto, i momenti più critici della giornata, per chi è affetto da artrite reumatoide, sono senza ombra di dubbio le prime ore della giornata. Il motivo? Muscoli e articolazioni risultano ancora in pieno torpore. Con il passare del tempo, i movimenti iniziano a farsi più fluidi e le articolazioni non appaiono più irrigidite, come all’inizio. Per aggirare l’apice del malessere, è scelta saggia fare un paio di esercizi di stretching nelle prime ore del dì. Il corpo ne beneficerà in maniera evidente e, di fatto, vi saranno meno ostacoli per ciò che concerne la convivenza con questa malattia cronica.
Tra gli ulteriori sintomi dell’artrite reumatoide, vale la pena inoltre citare la secchezza delle fauci e degli occhi, la perdita quasi innaturale di peso, una forte sensazione di spossatezza che rende difficile affrontare i momenti chiave della giornata (la cosa è palese per chi ha una vita lavorativa più movimentata del dovuto).
Per concludere il discorso di come i sintomi della malattia infiammatoria in questione tendano ad evolversi, va detto che tutto dipende dal soggetto che ne risulta affetto. Non a caso, la maggior parte dei pazienti che richiede un consulto medico in materia, presenta forme moderate oppure addirittura lievi, caratterizzate però da sporadici peggioramenti o da casuali riacutizzazioni del dolore. Non rientrano nella categoria dei sintomi principali. Tuttavia, un eccesso di sudorazione, la perdita di appetito, il dolore al torace devono suonare come un campanello d’allarme.
Rare sono le casistiche di pazienti affetti da artrite in forma più grave e persistente da diversi anni. In quest’ultimo caso, purtroppo, le disabilità articolari hanno anche risvolti psicologici, tutt’altro che indifferenti: depressione, mancanza di autostima, impotenza e ansia colpiscono ogni fase della vita di chi ne è afflitto. Il livello di soddisfazione nella sfera privata, diverse mancanze nella vita affettiva e ostacoli in termini di carriera professionale sono scogli con cui, volenti o nolenti, ci si ritrova costretti a confrontarsi.
Quali rimedi esistono per curare l’artrite reumatoide?
Di rimedi naturali per curare l’artrite reumatoide ve ne sono davvero a iosa.
Secondo il nostro punto di vista, vale la pena soffermarsi sui seguenti:
– Dieta sana ed equilibrata
Puntare su una dieta sana ed equilibrata, oltre che su un’alimentazione incentrata sull’assunzione di cibi genuini, è sempre saggia decisione. Il consumo regolare di verdura, frutta, alimenti a base di omega 3 e di antiossidanti, non solo riduce le sensazioni di gonfiore e l’infiammazione, ma contribuisce in maniera notevole a rafforzare le difese del sistema immunitario.
Cibi precotti e raffinati, in quanto alimenti trattati, oltre che all’eccesso di zuccheri (dolciumi, caramelle, cioccolata, merendine fuori pasto) sono assolutamente da evitare.
– Il ruolo cardine degli Omega 3
L’assunzione di integratori naturali, contenenti Omega 3, può rivelarsi di estrema utilità. In quest’ottica, il motivo deve essere necessariamente ricercato nel forte potere antiinfiammatorio nei confronti dell’artrite reumatoide. Se assunti con regolarità, gli integratori ricchi di Omega 3, riescono a contrastare al meglio i gonfiori di turno e la rigidità delle articolazioni. Risultato? In fase di deambulazione, il dolore si fa molto meno evidente.
– Curcuma
Sempre sotto forma di integratore, questa spezia si dimostra un’eccellente alleata sin dal sorgere delle prime infiammazioni. Se gli integratori a base di curcuma, vengono assunti in maniera regolare, ne consegue che la loro azione analgesica e antiinfiammatoria apporti benefici rilevanti al paziente, affetto da questa malattia autoimmune e cronica. Il bello? Di effetti collaterali e di controindicazioni, non se ne registrano.
– Cordydalis
Questa pianta vanta una tradizione antichissima come rimedio naturale per fronteggiare i dolori dell’artrite reumatoide. Facente parte della stessa famiglia del papavero, ottimo antiinfiammatorio, la utilizzavano secoli or sono nella medicina cinese.
– Broccoli
Se assunti con regolarità, i broccoli prevengono sia l’artrite che l’artrosi. Il merito di tutto questo spetta di diritto al sulforafano ivi presente: la sua azione, infatti, rallenta il processo di deterioramento delle cartilagini delle articolazioni, scongiurando il rischio di artrite, sempre in agguato.
– Sali di Epsom
Il notevole quantitativo di solfato, fa dei Sali di Epsom una valida soluzione naturale contro la malattia infiammatoria. Basta scioglierli in acqua, meglio se nella vasca da bagno, in un quantitativo pari a due tazze. In seguito, basta immergere la zona affetta dal problema e, nel giro di poco più di un quarto d’ora i risultati saranno strabilianti. Arrossamento e gonfiore diventeranno un ricordo del passato.
– Olio extravergine
I suoi principi attivi inibiscono gli enzimi che comportano arrossamenti, vampate di calore e quant’altro. Il meglio.
– Boswellia Serrata
Il nome di questa pianta suonerà di sicuro ignoto ai più. Tuttavia, nel campo degli integratori naturali alimentari, specie ultimamente, va davvero per la maggiore, in quanto frena in maniera efficiente l’azione di quell’enzima responsabile della produzione delle sostanze infiammatorie. Il ruolo cardine della Boswellia Serrata, se assunta sotto forma di integratori, si dimostra altamente efficiente, in qualità di antidolorifico. Ne migliora anche l’apporto di sangue alle articolazioni coinvolte. Lo stesso dicasi per i gonfiori, destinati di fatto a ridursi.
– Zenzero
Considerato all’unisono come l’antidolorifico naturale per antonomasia, quando si tratta di dover fronteggiare la rigidità articolare, il forte dolore localizzato in diverse aree del corpo e i rigonfiamenti, i suoi effetti sono efficacissimo. Spesso, i risultati finali ottenuti da un trattamento a base di zenzero sono migliori anche rispetto a farmaci del calibro di cortisone ed ibuprofene.
– Fisioterapia
La fisioterapia comporta passi da gigante nella lotta all’artrite reumatoide. Vi sono una miriade di esercizi fisici, in grado di tonificare al meglio i muscoli del corpo, tenendoli in buona salute. Le articolazioni infiammate non saranno più così rigide.
– Fanghi e docce
Una doccia, i fanghi e impacchi caldi agiscono direttamente sulle articolazioni infiammate, diminuendone la rigidità. I benefici sono pressoché immediati.
Fastidi, gonfiori, dolori, vampate di calore e rossori, sono tutto ciò che l’artrite reumatoide è in grado di arrecare.