Tendinite al gomito: esercizi e rimedi per alleviare il dolore

La tendinite al gomito è una patologia che coinvolge i tendini che collegano i muscoli dell’avanmbraccio alla parte esterna che si trova nel gomito. La tendinite al gomito viene anche definita gomito del tennista dal momento in cui è proprio questo sport che prevede una maggior tensione dei muscoli interessati dal disturbo.

Da cosa deriva la tendinite al gomito

La tendinite al gomito, anche detta epicondilite laterale è in genere provocata da un sovraccarico funzionale, ossia da un uso eccessivo del gomito o a un protrarsi di posizione che interessano le sue articolazioni.

Nella fase iniziale l’epicondilite laterale interessa solo i tendini, soprattutto nel momento in cui si attuano dei movimenti di estensione del polso contro una resistenza (appunto nel caso del gioco del tennis) e in genere aumenta a seguito di svolgimento di attività simili, che coinvolgono quindi la parte del gomito.

Se la patologia viene trascurata, può causare un peggioramento della situazioni, portando il soggetto a sentire una forte tensione articolare del gomito con connessa difficoltà di movimento del braccio. Oltre a questo, con la tendinite al gomito si ravvisano dolori forti e localizzati, gonfiori della zona e sensazione di calore quando il tendine si infiamma.

Sono diverse le cause che possono portare a una tendinite al gomito. In genere la patologia deriva da un uso continuativo dell’arto durante la pratica sportiva ma anche alcuni lavori possono portare all’epicondilite laterale.

Le attività sportive che possono provocare la patologia sono:

1. Tennis e sport con racchette come per esempio lo squash;

2. Lancio del peso o del giavellotto;

3. Golf;

4. Scherma.

Alcuni lavori possono degenerare in tendinite al gomito. Questi sono le attività professionali di tipo manuale che coinvolgono in larga parte l’utilizzo del gomito come pittori, scrittori, sarti, muratori, carpentieri e idraulici.

Oltre a queste cause, la tendinite al gomito può comparire in età avanzata, per via di un indebolimento fisiologico dell’arto.

Rimedi contro la tendinite al gomito: cosa fare

Per prevenire la comparsa di tendinite al gomito è importante riconoscere i primi sintomi della patologia (rigidità leggera dell’arto e dolore nell’esecuzione dei movimenti) con anticipo, prima che la stessa degeneri in una forma più grave.

Appena si avvertono alcuni sintomi, è necessario sottoporsi a una visita medica da un ortopedico che potrà eseguire degli esami per diagnosticare la patologia.

Gli esami da eseguire sono in genere di tipo funzionale da parte dello specialista (palpazione della zona, test di Cozen e test di Mills) oltre che indagini radiografiche ecografiche, risonanze magnetiche e elettromiografia (EMG) che serve per escludere eventuali compressioni nervose.

Trattamento non chirurgico contro la tendinite al gomito: gli esercizi da eseguire

Se l’ortopedico ravvisa la presenza di una tendinite al gomito potrà intervenire con dei trattamenti e consigli specifici. La prima cosa che deve essere fatta è il riposo assoluto dell’arto che, alle volte, può essere obbligato con dei strumenti esterni come per esempio una stecca o un gesso che impediranno all’arto di muoversi in maniera non opportuna.

Oltre al riposo viene spesso prescritta una terapia farmacologica analgesica che serve essenzialmente per la riduzione del dolore e dell’infiammazione. Questa può essere fatta tramite FANS (antinfiammatori non steroidei), infiltrazioni al cortisone o all’acido ialuronico.

La terapia riabilitativa prevede inoltre l’aiuto di un fisioterapista che potrà far svolgere al soggetto che soffre di tendinite al gomito, una serie di esercizi connessi a ripristinare la movimentazione dell’arto corretta come, per esempio, degli esercizi di allungamento. Molto utile può essere la terapia del calore o la crioterapia a seconda del problema.

La prima è maggiormente consigliabile nel caso in cui il danno sia rivolto solo ai tendini mentre, la terapia del freddo è indicata quando l’epicondilite colpisce non solo le articolazioni ma anche la muscolatura.

Molto utile può essere un tutore per tenere a riposo il gomito ed evitare condizioni di stress.

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Rimedi per alleviare il dolore della tendinite al gomito

Per alleviare i dolori della tendinite al gomito, può essere utile adottare un regime alimentare specifico che sia privo di bevande alcoliche perché l’alcool esercita un’azione diuretica nociva all’organismo interferendo con la corretta funzionalità del metabolismo. Anche l’uso eccessivo di grassi potrebbe essere dannoso per la tendinite al gomito perché i lipidi rallentano il processo di guarigione.

Pur non esistendo una dieta specifica contro i dolori della tendinite al gomito, è utile, nella fase acuta della patologia, assumere degli alimenti con proprietà antinfiammatorie.

Tra questi figurano quelli dotati di Omega 3, presente nel pesce azzurro come aringhe, acciughe, tonno, sardine e sgombri. Tra gli altri alimenti che possono essere assunti per contrastare l’infiammazione ci sono tutti quelli contenenti antiossidanti e vitamine come carotenoidi, ricchi di vitamina A e C che contrasta l’infiammazione e permette all’organismo di rafforzare il sistema immunitario.

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Le vitamine A sono presenti nella frutta di colore rosso o arancione come albicocche, pesche, melone eccetera, ma anche in alcuni ortaggi come carote, peperoni, pomodori, zucca e così via. La vitamina C, invece, è presente nella frutta acidula come limoni, aranci, mandarini, pompelmi, kiwi e in alcune verdure come peperoni, prezzemolo, cicoria, cavoli e altro ancora.

Molto utile per contrastare l’infiammazione anche la vitamina E presente in molti semi e oli vegetali.

Una dieta sana ed equilibrata dovrebbe inoltre prevedere l’assunzione di minerali come zinco e selenio presenti nel fegato, latte e latticini vari, carne, uova e patate.

Infine, un valido aiuto per combattere in maniera efficiente l’infiammazione causata dalla tendinite al gomito, proviene da alcune spezie come la curcuma e lo zenzero che hanno delle proprietà conosciute da anni. In particolare queste spezie svolgono un’azione antinfiammatoria e anti-ossidante e possono essere assunti sia sotto forma di tisane (reperendo la spezia in erboristeria o nei grandi supermercati) ma anche sotto forma di capsule se si predilige l’uso di integratori.

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