La fibromialgia è una malattia cronica che porta un dolore diffuso, talvolta molto forte e quasi invalidante. Come si evince dalla sua cronicizzazione, non si tratta di una patologia che può essere debellata. Numerosi studi sono stati condotti a questo proposito ed è possibile affermare che fino a poco tempo fa la malattia risultava quasi sconosciuta.
Si può guarire dalla malattia?
La domanda che viene posta sempre più spesso da chi è affetto da questa patologia è: si può guarire?
In realtà è opportuno dire che tale malattia non ha una cura definitiva e quindi non si può parlare di guarigione o di completa risoluzione del problema. Tuttavia, con un buon approccio terapeutico combinato è possibile abbassare quasi totalmente la sintomatologia. Ovviamente questo non deve essere percepito come un quadro drammatico, basti pensare al diabete. Molte persone hanno il diabete, tuttavia non esiste una cura ma una serie di farmaci che permettono di tenere il problema a bada e di vivere comunque bene.
La fibromialgia non colpisce solo i muscoli e le strutture connettive ma comporta anche tutta una serie di patologie correlate come disturbi del sonno, colon irritabile, bruciore localizzato e quella che viene definita come fibro-fog ovvero la difficoltà a concentrarti come se si fosse in una sorta di nebbia mentale.
Cause della fibromialgia
La malattia non ha delle cause note o particolari, si tratterebbe piuttosto di un insieme di fattori genetici e ambientali. Traumi fisici e psichici possono determinare l’insorgenza improvvisa della malattia, alterazioni chimiche a carico dei neurotrasmettitori e degli ormoni anche possono determinare la sua insorgenza.
Quello che gli studi attestano e che ci sono una serie di elementi elettivi per lo sviluppo della patologia. Questa si manifesta prevalentemente nelle donne, viene acutizzata dal sovrappeso e dall’obesità, da una dieta non corretta, dal fumo e dalla sedentarietà della vita.
Sintomi e problematiche correlate alla fibromialgia
Il primo sintomo palese è il dolore diffuso, questo si può poi accompagnare ad astenia, rigidità muscolare e scheletrica, impossibilità di effettuare i movimenti, parestesie, mal di testa continui, ansia, depressione e tutta una serie di altre problematiche correlate.
Il tutto insorge all’improvviso, in alcuni pazienti la progressione può essere relativamente lenta mentre in altri può esplodere all’improvviso e diventare un impedimento per lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
I muscoli una volta tesi non fanno altro che determinare quella stanchezza cronica che porta anche ad una rigidità articolare e anche ad un’infiammazione e quindi alterazioni muscolari e tendinee marcate. La fibromialgia rientra tra le Malattie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Per questo motivo si parla di un disturbo dell’elaborazione del dolore, in pratica un’anomalia che interferisce con la trasmissione dei segnali nel sistema nervoso.
La complessità della diagnosi di fibromialgia
La vera difficoltà di questa malattia è la complessità nel fare una diagnosi. Ci sono dei test e degli strumenti che si possono utilizzare ma nessuno è specifico per il caso e quindi non sempre è chiaro e palese al primo colpo. Il medico dovrà escludere probabilmente che si tratti di altre patologie, raccogliere la storia del paziente, visitarlo e quindi prescrivere una serie di esami. Lo specialista ideale per questa patologia è il reumatologo, tuttavia il processo diagnostico può richiedere la valutazione da parte di più persone.
Lo specialista utilizzerà dei punti di pressione per valutare se è possibile parlare di fibromialgia. Molto importante che il paziente fornisca delle indicazioni chiare circa i propri sintomi per aiutare il medico ad individuare la malattia. Si tratta di una patologia cieca, che quasi sempre non ha alcuna evidenza scientifica ma solo la testimonianza diretta di chi ne è affetto.
Come viene curata la fibromialgia
A tale proposito è utile capire quali sono gli aspetti principali, i sintomi e quindi le cure per questa malattia. Vi sono quattro ambiti sintomatologici principali: dolori osteoarticolari, neuropatici, fibrosi, stanchezza cronica. Quindi vuol dire che un approccio corretto deve abbracciare tutti gli ambiti di competenza: farmacologia, terapia fisica, nutrizione, esercizi.
Trattamento per la fibromialgia
La fibromialgia deve essere identificata presto, per questo è bene con la comparsa dei primi sintomi, rivolgersi ad uno specialista di fiducia. Non si tratta di un problema semplice da diagnosticare tuttavia, una volta palesata la condizione, è possibile trovare una serie di accorgimenti per un trattamento mirato.
La prima cosa che bisogna fare è praticare un’attività fisica, questa deve essere leggera e assidua ma è importante perché partendo dallo stretching fino agli esercizi veri e propri tutto serve a tonificare il muscolo e quindi a renderlo meno contratto.
Oltre alla terapia farmacologica è possibile valutare massaggi, training autogeno, ipnosi, yoga. Anche tecniche alternative vengono impiegate per la cura della fibromialgia, una di queste è la psicoterapia che serve a migliorare certe dinamiche della propria mente e quindi anche ad ottimizzare il rapporto con il proprio corpo.
Spesso però i pazienti affetti da questa patologia sono restii ad iniziare un percorso di questo tipo. Ottimi risultati per il rilassamento muscolare derivano anche dalla muscoterapia.
Ovviamente queste non sono delle tecniche alternative alla medicina ma delle integrazioni che possono aiutare e fare bene al corpo. Per questo bisogna sempre rivolgersi ad uno specialista per accertare la propria condizione e lo stadio di avanzamento.
Il fatto che questa patologia sia cronica, e quindi di fatto impossibile da curare, non deve comunque demoralizzare chi ne è affetto. Grazie alla combinazione delle terapie a livello farmacologico, fisico e chirurgico è possibile giungere ad un livello di copertura tale che la malattia non si palesi e non abbia interferenze dirette con la propria vita.
La cosa più importante però è comunicare nell’immediato al proprio medico eventuali sintomi per poter eseguire tutti gli esami del caso e accertare la presenza o meno della malattia.